martedì 22 maggio 2012

Esperimento panificazione#1 session#1

Ed eccomi qui finalmente con le mani in pasta, a pochi giorni dal gentilissimo dono ricevuto. 
Lievito padre (LP) rinfrescato lunedì sera, con riposo di circa un'ora prima di essere riposto in frigo. La ripresa della lievitazione mi sembra buona.  
Siamo quindi a martedì, si torna a casa alle ore 19 circa, la prima cosa che faccio è togliere il LP dal frigo, poi ad ognuno i propri compiti giornalieri: papà e Teo fanno il bagnetto  e mamma Roby prepara la cena per tutti e tre. Sono le ore 20:30 circa quando terminiamo il nostro appetitoso pasto, inizio a preparare tutto il necessario per il mio primo esperimento di panificazione.
Alle 21 circa tutti gli ingredienti sono ordinatamente disposti sul tavolo della cucina:

Lievito Padre - 300 gr


sale - 30 gr


Farina 00 bio (molino Grassi)- 1100 gr


acqua a temperatura ambiente - 500 gr 


malto bio - 2 cucchiaini

Ed ecco la ricetta: sciogliere il LP nell'acqua lavorandolo con le mani o aiutandosi con una forchetta, eliminare gli eventuali residui duri di impasto. Aggiungere quindi un cucchiaino abbondante di malto (attenzione alla sua viscosità del malto che è paragonabile se non superiore a quella del miele). Mescolare abbondantemente ed aggiungere la farina a neve (aiutandosi con un passino, per favorire l'ossigenazione) iniziando ad impastare, prima con la forchetta e poi, quando la consistenza sarà aumentata, continuando con le mani. Solo ad impasto quasi ultimato (dopo circa 15 minuti), aggiungere il sale ed impastare per altri 5 minuti. 

Ho quindi riposto il mio impasto in una ciotola leggermente oleata per farlo riposare circa 1/2 ora a temperatura ambiente. Sono le 21:30 circa.

Dopo mezz'ora di riposo dell'impasto (ore 22:00) e mezz'ora di televisione del sottoscritto, inizia la vera e propria fase di levitazione. Prima però un passaggio fondamentale: vi sarete accorti che le dosi utilizzate sono molto elevate, questo avendo una dose elevata di LP, volevo evitare che il barattolo non riuscisse a contenerlo, e di certo non mi è mai passata per la testa l'idea di gettarne una parte... Quindi ho deciso di non cuocere tutto l'impasto insieme ma di dividerlo a metà: una prima metà da cuocere la sera stessa e l'altra metà da conservare in frigo per lievitazione e cottura del giorno successivo. 

Ora forse vi è chiaro il motivo per il quale il post è stato chiamato Esperimento#1 session#1, questo perchè seguirà una session#2 di panificazione...

Ma torniamo a noi ed ai risultati dell'esperimento: vista l'ora tarda alla quale siamo giunti, 22:10 circa, ho potuto concedere all'impasto solo 2 ore e mezzo di lievitazione (+ la mezz'ora di riposo precedente). 

Sono le 00:40 circa, il sonno si sta impadronendo di me (domani mattina sveglia alle ore 6:00 come al solito) e sta sopraffacendo  l'eccitazione da panificazione, quindi forzatamente decido di iniziare la cottura, ben sapendo che quelle 2 ore e mezzo di lievitazione sono veramente pochine.... 

Preriscaldo il forno a 250°, con all'interno la teglia sulla quale cuocerà il pane ed un tegamino con acqua, per favorire la formazione della crosta croccante, effettuo dei tagli profondi nel pane e via...

Primi 15 minuti di cottura a 250° ed altri 20 minuti a 200°. Durante gli ultimi 10 minuti di cottura ho rimosso il tegamino con l'acqua. 

Sono le ore 01:15 circa, la cottura è ultimata. L'odore che invade la cucina e poi tutta casa è gradevole e rimarrà per tutta la notte e ci accompagnerà fino al risveglio. Alla vista, il risultato del primo esperimento non appare  malvagio, certo quella che doveva essere una pagnotta sembra più una ciabatta ma la prova del nove ce l'avrò solo a taglio avvenuto. Mi armo di coltello e zac... con un colpo deciso e preciso divido la pagnottaciabatta in due e... purtroppo... il risultato  non mi sorprende più di tanto. La mollica interna è ammassata, nonostante la presenza di alcuni alveoli l'impasto risulta decisamente mal lievitato. 








Non resisto e ne assaggio un pezzettino, il sapore è gradevole, il retrogusto acidulo non è troppo aggressivo, forse una pizzicata di sale di troppo (ridurre a 20 gr per kg di farina!), peccato veramente per la lievitazione!!!


venerdì 11 maggio 2012



Mercato della Terra, questa è il nome dell'iniziativa svoltasi domenica 6 maggio presso l'ex Consorzio Agrario di Anguillara Sabazia. 
Ore 12:30 - una gentile signora appartenente al presidio Slowfood di Bracciano mi dona (si è anche un pò risentita quando le ho chiesto se le dovevo qualcosa...) quello che cercherò di custodire gelosamente come fosse il regalo più prezioso di sempre. Ed in effetti è un dono preziosissimo: 300 gr di Lievito Madre (LM)...


...tutto comincia da qua!!!